IL FATTO, REALMENTE ACCADUTO, E' UN'ALTRA RIPROVA DELL'UNITA' TRASCENDENTALE DI TUTTE LE RELIGIONI... SONO DIFFERENTI PERCHE' DIFFERENTI SONO I LUOGHI... DIFFERENTI LE GENTI... DIFFERENTI I MOMENTI STORICI... UN CINESE FAREBBE FATICA A CAPIRE COMPLETAMENTE IL MESSAGGIO DEL CRISTO... COME UN ITALIANO NON CAPIREBBE NIENTE O QUASI DI TAOISMO...
LA RELIGIONE SI E' SEMPRE FATTA CAPIRE DALLE GENTI A CUI SI RIVOLGEVA... DIFFERENTI PAROLE... DIFFERENTI MESSAGGI... DIFFERENTI INVIATI DI DIO... MA NELLE LORO ANIME, LE VARIE RELIGIONI SONO INTIMAMENTE CONNESSE L'UNA CON LE ALTRE... ANCHE NELLE TECNICHE "OPERATIVE"...LA VERITA' E' SOLO UNA, ANCHE SE ESPRESSA IN CINESE O IN GIAPPONESE O IN TEDESCO O IN ARABO... BASTA AVERE LE GIUSTE CHIAVI PER COMPRENDERLA... UNITA' TRASCENDENTALE DI TUTTE LE RELIGIONI...
TANTE LUNE FA, IN MAROCCO...
ZARATHUSTRA VIAGGIAVA DA MARRAKESH AD AGADIR... LA BELLA E FIERA BERBERA DEL DESERTO, CHE ERA CON LUI, GLI INDICO' IL FIANCO DI UNA MONTAGNA... UN BRIVIDO PERCORSE LA SCHIENA DEL MITE... AVEVA RICONOSCIUTO IL LUOGO ANCHE SE NON L'AVEVA MAI VISTO DI PRESENZA, MA SOLO CON LA SUA "IMMAGINAZIONE"... UN VECCHIO RACCONTO CHE AVEVA SENTITO DAI DERVISCI... E CHE POI AVEVA TROVATO DESCRITTO NELLE MEMORIE DI UN VIAGGIATORE ITALIANO DEGLI ANNI '30... UN UOMO IN CERCA DELLA VERITA'...
IL LUOGO BRULLO, IL MITE NE AVEVA PERCEPITO TUTTA LA SUA POTENZA MALEFICA... VARI CUMULI DI PIETRE... SEMBRAVANO PIETRE POSATE UNA SOPRA L'ALTRA DA MANI UMANE... ED INVECE...
ZARATHUSTRA SI RICORDO' ALLORA DI CERTE PREGHIERE DI POTENZE, LE RECITO' MENTALMENTE, MUOVENDO LEGGERMENTE LA LINGUA ALL'INTERNO, INVISIBILE, PER DARE PIU' FORZA ALL'INVOCAZIONE... LA PAURA SCOMPARVE... DOVEVA PER FORZA SCOMPARIRE PERCHE' "QUELLO CHE UN UOMO TEME HA POTERE SU DI LUI, MA SE UN UOMO TEME SOLO DIO, SOLO DIO AVRA' POTERE SU DI LUI"... UN DETTO ROVENTE DEL DESERTO...
I DERVISCI SEDUTI IN CERCHIO DOPO LA DANZA ESTATICA AVEVANO PARLATO CON ZARATHUSTRA DI QUEL POSTO, DI COME CERTI VIANDANTI SUFI L'AVEVANO CREATO CON LA LORO MENTE... CAMMINAVANO TANTISSIMO, I SUFI DELL'ATLANTE... E INSTANCABILMENTE, PERCHE' GRAZIE ALLA LORO IMMAGINAZIONE "MAGICA" AVEVANO TRASFORMATO LA LORO FATICA IN PIETRE... E SEMPRE CON LA MENTE LE AVEVANO LANCIATE SEMPRE IN UN CERTO POSTO, SUL FIANCO DELLA MONTAGNA DELL'ATLANTE...
SI ERANO, COSI', FORMATI DEI CUMULI DI PIETRA CHE AVEVANO ASSORBITO LE STANCHEZZE , LE SOFFERENZE , I NON UTILI PENSIERI DEI SUFI... IL POSTO, QUINDI, ERA DIVENTATO NEFASTO... UNO DEI REGNI SU QUESTA TERRA CHE IL PRINCIPE DI FALSA LUCE AVEVA SUBITO FATTO SUO...
POCHE LUNE FA, CONFINE COL LAOS...
ZARATHUSTRA ERA SEDUTO DENTRO IL TEMPIO DEL BUDDHA...
LUI E' DI CASA LI... E I MONACI LO VOGLIONO BENE... RIDONO, DIVERTITI DELLE SUE "FOLLIE"... DEL MODO STRANO CHE HA DI PARLARE LA LORO LINGUA... E' UNA LINGUA TONALE QUELLA DEI MONACI... BASTA CAMBIARE UNO DEI CINQUE TONI E SI DICE ALTRO... E SPESSO IL MITE DICE ALTRO E TUTTI A RIDERE... AMANO RIDERE I SEGUACI DEL SIGNORE DEGLI ARYA...
PER FORTUNA UNO DI LORO PARLA UN BUON INGLESE...
DOPO LE PREGHIERE E LA MEDITAZIONE, I SORRIDENTI E SERENI MONACI AMANO SENTIRE I RACCONTI DEL LORO CAPO MONACO... PARLA SEMPRE DEL BUDDHA, DELLA SUA VITA, DEI SUOI INSEGNAMENTI E DI ALTRE COSE CHE IL POPOLO VENERANTE NON CONOSCE... INSEGNAMENTI METAFISICI... TECNICHE METAFISICHE...
QUALCOSA DI CUI SIA PIO FILIPPANI RONCONI CHE JULIUS EVOLA HANNO SCRITTO, SENZA PROVARE, NEI LORO LIBRI... SOLO TEORIA...
LE TECNICHE TRATTE DALL'INSEGNAMENTO DEL BUDDHA SONO TANTE... ZARATHUSTRA VE NE RACCONTA UNA, CHE ANCHE TROVO' DESCRITTA DA EVOLA MA CON ALTRE PAROLE... PERO' IL RACCONTO DEL CAPO-MONACO FU PIU' AVVINCENTE...
PARLAVA DI UN MONACO DEI TEMPI ANDATI CHE USAVA CAMMINARE NELLA NEVE, IN ALTA MONTAGNA, NEL NEPAL... COME MILAREPA.. E COME LUI MEDITAVA... SI RACCONTA CHE AMBEDUE ERANO IN GRADO DI MEDITARE IN QUALUNQUE LUOGO... E LA NEVE INTORNO A LORO SI SCIOGLIEVA "MAGICAMENTE" PER LA FORZA DEL LORO MEDITARE CHE ERA ANCHE IMMAGINAZIONE "MAGICA"...
IL MONACO , QUANTO SI SENTIVA STANCO, SI FERMAVA... SI SIEDEVA SULLA NEVE E MEDITAVA... IMMAGINAVA DI TENERE FRA LE MANI UNA PALLA DI NEVE CHE, GRAZIE AL FORTE CALORE DELLE SUE MANI,PIAN PIANO SI SCIOGLIEVA... LUI VEDEVA LA PALLA RIDURSI, SCIOGLIERSI LENTAMENTE, L'ACQUA GOCCIOLARE ED IMMAGINAVA CHE QUELLE GOCCE FOSSERO LA SUA FATICA... SCIOLTA LA PALLA, IL MONACO SI RIALZAVA E FRESCO COME UNA STELLA ALPINA RICOMINCIAVA IL SUO LUNGO CAMMINO, PERFETTAMENTE RIPOSATO E FORTIFICATO...
VOI DONNE E UOMINI CHE SEMPRE CORRETE... VI AFFANNATE... E SPESSO SOFFRITE PER DELLE SCIOCCHEZZE... FERMATEVI... SEDETEVI... CHIUDETE GLI OCCHI... TRASFORMATE LA VOSTRA ANSIA IN UNA PALLA DI NEVE E SCIOGLIETELA... O TRASFORMATELA IN UNA PIETRA E LANCIATELA VIA... NON SARA' FACILE "SCIOGLIERE" O "LANCIARE" MA PUR BISOGNA COMINCIARE PER INIZIARE UN NUOVO CAMMINO...
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA (ZETA ZETA)
