IL MESSAGGERO VI INFORMA CHE MOLTI GIOVANI ITALIANI DI RELIGIONE O ETNIA EBREA FUGGONO DALL'ITALIA... VANNO IN ISRAELE A COMBATTERE... A SERVIRE LA PATRIA... IN ISRAELE...
QUALCHE TEMPO FA, CON TONI UN PO' SOPRA LE RIGHE, L'ON.FIAMMA NIRENSTEIN, OGGI CITTADINA ISRAELIANA, SCRISSE UN ARTICOLO SUL GIORNALE DAI TONI ENFATICI SU DEI RAGAZZI DELLA COMUNITA' ISRAELITA ITALIANA CHE SI ERANO ARRUOLATI, CON LA BENEDIZIONE DEI LORO ITALIANISSIMI GENITORI, NELL'ESERCITO ISRAELIANO PER COMBATTERE CONTRO I PALESTINESI... NELL'ULTIMA GUERRA CHE VIDE SOLO QUALCHE MIGLIAIA DI PALESTINESI CIVILI INERMI, FRA I QUALI 500 BAMBINI, UCCISI... MA SOLO PER GLI EFFETTI COLLATERALI DELLE BOMBE DELL'ARTIGLIERIA E DEI MISSILI DELL'AVIAZIONE ISRAELIANA... O PERCHE' "SCUDI UMANI"..."EFFETTI COLLATERALI", "SCUDI UMANI", MAGICHE PAROLE... GIUSTIFICANO ANCHE LE CARNEFICINE...
I CARI FRATELLI ITALIANI DI RELIGIONE ISRAELITA DOVREBBERO DECIDERSI DA CHE PARTE STARE... SCIOGLIERE QUESTA DUBBIO... ZETA ZETA SPERA CHE SCELGANO L'ITALIA E BASTA... GIA' A SUO TEMPO L'EX PRESIDENTE DELLA COMUNITA' EBREA DI ROMA PARLO' DI DOPPIA LEALTA' A ISRAELE E ALL'ITALIA... E DI PAGARE LE TASSE( SUI PROFITTI IN ITALIA) IN ISRAELE... ZETA ZETA PUBBLICO' L'INTERA INTERVISTA... CARTA CANTA... CI SI CHIEDE SINO A CHE PUNTO SIA "LEALE" LA DOPPIA LEALTA'... E' COME SE UN UOMO AVESSE MOGLIE E AMANTE E GIURASSE AD ENTRAMBE FEDELTA' ETERNA... E VISTO LA "FUGA" DEI RAGAZZI IN ISRAELE SEMBRA CHE L'AMANTE SIA L'ITALIA...
NON E' GIUSTO CHE LE MIGLIORI INTELLIGENZE, QUELLE ELETTE, SCAPPINO DALL'ITALIA... MA VISTO CHE AL CUOR NON SI COMANDA POTREBBERO PORTAR CON LORO L'INGEGNERE PREGIUDICATO... L'ITALIA, QUELLA VERA, QUELLA CHE RESTA ATTACCATA ALLA TERRA DEI PADRI ANCHE TIRANDO LA CINGHIA, ANCHE SERVENDO IN ARMI NELLE SUE FORZE ARMATE E DI POLIZIA, NE SAREBBE GRATA...
ZETA ZETA SI AUGURA CHE PER OGNI CITTADINO ITALIANO DI FEDE ISRAELITA CHE SI ARRUOLA IN UN ESERCITO STRANIERO, QUELLO ISRAELIANO, CE NE SIA UNO, SEMPRE DELLA STESSA COMUNITA', CHE SI ARRUOLA NELL'ESERCITO ITALIANO... ANCHE PER ANDARE A COMBATTERE LE GUERRE DI LIBERAZIONE... IN CASA D'ALTRI... QUELLE CHE TANTO PIACCIONO ANCHE A ISRAELE...
COSI PARLO' ZETA ZETA
La fuga dei giovani italiani: «Noi, i soldati di Israele»
di Marco Pasqua
Hanno scelto di lasciare gli affetti, la sicurezza della loro casa,
di congedarsi da genitori, parenti e amici, per rischiare la vita,
ogni giorno. Si chiamano chayal boded ovvero soldati soli (lone
soldiers, in inglese), ragazzi e ragazze ebrei italiani che,
già all'età di 18 anni, decidono di arruolarsi
nell'IDF, le forze di difesa israeliane. Scelgono con la testa
e il cuore, perché vogliono difendere la terra dei loro
padri. E' un moto quasi spontaneo, quello che li ha portati a
imbracciare l'M 16 in dotazione alle truppe israeliane e a
combattere, per un periodo che varia da uno a 3 anni. Perché
dei 6300 soldati soli arruolati nell'IDF, la metà ha
ruoli operativi. Ragazzi che sanno di poter morire durante un
attentato o un'operazione militare. In quattro anni, il numero
di soldati soli nello Tsahal, l'esercito, è aumentato
del 24%. Gli italiani che hanno lasciato la loro famiglia a casa,
secondo i dati dell'IDF, sono circa 60. I soldi non sono mai il
motore, vista la paga riservata ai militari: dai 200 ai 300
euro.