ARRANCAVA LUNGO L'IMPERVIO SENTIERO DI MONTAGNA... POGGIANDO IL BRACCIO, CHE FU FORTISSIMO, SUL DURISSIMO BASTONE DI CORNIOLO... ZARATHUSTRA FUGGIVA DAL MONDO...
UN RUMORE DI ZOCCOLI LO FECE GIRARE... UN UOMO, NE' BELLO E NE' BRUTTO, CAVALCAVA UN BIANCO CAVALLO TENENDO IN MANO UN VESSILLO DI TRE COLORI...
TAGLIANDO LA STRADA AL MITE L'ARROGANTE CAVALIERE COSI' LO APOSTROFO' , IN STRETTO LINGUAGGIO FIORENTINO, TRADOTTO PER VOI :
"DOVE VAI?... RITORNA INDIETRO... IL TUO DOVERE DI ITALIANO TI ATTENDE... LE URNE SONO APERTE ... E LA TUA MATITA TI ASPETTA... A VOTARE DEVI ANDARE"...
STUPITO FU IL MITE DALLA BELLEZZA DEL CAVALLO E DALLE PAROLE DEL CAVALIERE CHE, PER DIO CHE NON MENTE, GLI SEMBRAVA IN MALE ARNESE NEL CORPO MA RICCHISSIMO IN ABBIGLIAMENTO... SICURAMENTE DOVEVA TRATTARSI DI UN SIGNOROTTO...
"ITALIANO"?... UNA PAROLA CHE MAI AVEVA SENTITO... MAI AVEVA VISTO ITALIANI IN VITA SUA...
IL MITE CONOSCEVA BENE I SICILIANI, ANCHE I PUGLIESI, I CAMPANI, I LAZIALI E PERSINO I LOMBARDI E I PIEMONTESI... MA GLI ITALIANI GLI SEMBRAVANO UN POPOLO NUOVO E SCONOSCIUTO... FORSE UNA NUOVA TRIBU'...
NE CHIESE NOTIZIA AL CAVALIERE...
RISPOSE IL CAVALIERE:
"COME MONACO INSOLENTE, MI VUOI PRENDERE IN GIRO?... NON CONOSCI LA PATRIA STORIA... L'ITALIA E' QUELLA COMINCIATA A LEGNANO GRAZIE AI MILANESI CHE LOTTARONO CONTRO IL BARBAROSSA... E POI COMPLETATA L'OPERA FU GRAZIE AI PIEMONTESI... STUDIA LA STORIA MONACO IGNORANTE"...
IL MITE ALLORA TIRO' FUORI, DALLA SUA LOGORA BISACCIA, LA SUA PALLA DI VETRO... LUI NON SI ERA MAI FIDATO DELLE MODERNITA', QUELLE A 32 POLLICI... DICONO SEMPRE LA LORO E DEI LOR SIGNORI, VERITA'... MEGLIO LA BOCCIA DI VETRO PULITA A 4 POLLICI DI ZARATHUSTRA...
FORMULE AUGURALI VARIE E IL PASSATO APPARVE...
VIDE UNA CITTA' DI MERCANTI, MILANO... OPULENTA E ARROGANTE CHE COMBATTEVA E PERSEGUITAVA ALTRI COMUNI PIU' PICCOLI, FRA I QUALI LODI, REA DI VOLER MANTENERE LA SUA FEDELTA' AL SUO IMPERATORE, UN CERTO FEDERICO, CHE AVEVA PURE UNA BELLA BARBA ROSSA... ED ERA UN UOMO GIUSTO E TIMORATO DI DIO... CHE DANTE, UN INIZIATO CHE CI CAPIVA, CHIAMO' "IL BUONO"...
POI UNA VOCE, SEMPRE DALLA PALLA DI VETRO, COMINCIO' A PARLARE:
"COSI' LA GUERRA DEI COMUNI FU IN LARGA MISURA UNA GUERRA FRATICIDA FRA ITALIANI FEDELI AL SIMBOLO -ROMANO- DELL'IMPERO, A CUI ANCHE DANTE DOVEVA DARE IL SUO PIENO RICONOSCIMENTO [...]"...
IL MITE COMPRESE SUBITO ... ECCO COS'ERANO GLI ITALIANI, SOLO GENTE LITIGIOSA...
ED ANCORA: "DAI COMUNI SI SVILUPPERANNO LE SIGNORIE, CON LE LORO FIGURE SOSPETTE DI PRINCIPOTTI TIRANNICI E CONDOTTIERI [...]... IN GENERE SARA' UN CAOS POLITICO ,UN AGITARSI E LOTTARE NEL SEGNO NON DELLA NAZIONE, MA DELLA FAZIONE E DEL PIU' LIMITATO PARTICOLARISMO [...]"...
E POI SEMPRE LA CORTESE VOCE GLI DISSE CHE ADESSO ERANO ARRIVATI GLI EREDI DI QUEI MERCANTI E SIGNOROTTI LITIGIOSI, MA ORA AVEVANO UN ALTRO NOME, MA SEMPRE MERCANTI AVIDI ED EGOISTI ERANO RIMASTI, I NUOVI BORGHESI... E CHE MANGIANDO UN PO'DI QUA E UN PO' DI LA', SI MANGIARONO TUTTO LO STIVALE CON TUTTO IL PIEDE DENTRO: SICILIANI, CALABRESI, PUGLIESI E SU A SALIRE...
I BORGHESI PIEMONTESI CON A CAPO UN RE CHE, SI DICE, SI LAVAVA POCO, FECERO L'ITALIA E I COSIDDETTI ITALIANI... SI DICE ANCHE PIU' CON LE BAIONETTE CHE COL CUORE... CREARONO UNA NOVELLA ITALIA, PIU' POVERA E PIU' DIVISA AL SUO INTERNO, AL POSTO DEI VECCHI E PROSPEROSI REGNI... LA NUOVA ITALIA, RICCA NELLA SUA BORGHESIA E POVERA NEL SUO NUOVO POPOLO CIOE' GLI EX SICILIANI, CALABRESI, CAMPANI, LAZIALI, PUGLIESI E COSI VIA DICENDO...
POI UN CERTO UOMO, UNO CHE A DETTA DI UN PAPA FU MANDATO DALLA PROVVIDENZA, CERCO' DI FARE L'ITALIA, NEL BENE E NEL MALE, MA NON EBBE IL TEMPO DI FARE GLI ITALIANI... E IL RISULTATO, A QUANTO DICE SEMPRE LA CORTESE VOCE, QUELLO DELLA SUA PALLA DI VETRO, DI ALTRI IL MITE NON SI FIDA, E' L'ITALIANO DEI VOSTRI GIORNI...
MEGLIO I TEMPI ANDATI QUANDO SI ERA SOLO SICILIANI, PUGLIESI, LOMBARDI, VENETI ED ALTRO...
ED ANCHE ADESSO TUTTI QUESTI EX ( SICILIANI, CAMPANI, LAZIALI ET CETERA ET CETERA) NON SI SENTONO ANCORA ITALIANI, SALVO QUANDO 11 TIZI RINCORRONO UNA PALLA... E SONO BEN PAGATI PER PRENDERLA A CALCI...
ED ALCUNI SI SENTONO ITALICI , POCHISSIMI IN VERITA', QUANDO VEDONO LA BANDIERA, QUELLA CHE PORTAVA INDEGNAMENTE IL BALDO CAVALIERE ( IL MITE SI E' INFORMATO SEMBRA TRATTARSI DI UN SIGNOROTTO MOLTO RICCO, SI DICE DI VOSTRO, UN CERTO MESSERE BENIGNI ...) NELLE CASERME O NEI DISTACCAMENTI MILITARI IN TERRE D'OLTREMARE...
QUINDI IL MITE AVENDO SAPUTO COS'ERANO GLI ITALIANI E I SUOI CONDOTTIERI MODERNI, I COSIDDETTI POLITICI, COSI APOSTROFO' IL BALDO CAVALIERE, QUELLO RICCO GRAZIE A VOI:
"LA PREGO, BALDO CAVALIERE, IL MITE VUOLE CONTINUARE PER IL SUO CAMMINO... LUI NON SA NE' DI URNE E NE' DI MATITE... LUI NON SA SCRIVERE... E DEI MODERNI BEN PAGATI GIUSSANO, COMUNARDI, SIGNOROTTI E AVIDI BORGHESI NON VUOLE SAPERNE... LI VOTI LEI CHE E' COSI BEN VESTITO E BENEFICIATO... AL MITE LASCI LIBERO IL CAMMINO... SI SPOSTI"...
COSI' PARLO' ZETA ZETA
