giovedì 1 settembre 2016



EZRA POUND

GLI IGNORANTI MASTICA-MASTICA LO MISERO IN MANICOMIO... NON LO AVEVANO MAI COMPRESO... UNO DEI PIU' GRANDI POETI DEL NOVECENTO...
IL MITE VI PROPONE UNA SUA POESIA CHE PROPRIO MITE NON E'... FU UN INNO GUERRIERO PER GUERRIERI... E AI GUERRIERI FU DATO, IN UN PASSATO MENO INDECENTE, IL GRAVOSO COMPITO DI FARE LA GUERRA... IL PREZZO DEL SANGUE... AGLI ALTRI QUELLO DEL SUDORE...
IL MEDIOEVO FU IL TEMPO DELLE SPADE DI DIO CHE COZZAVANO... OGGI SONO ALTRI TEMPI... UN PULSANTE PREMUTO E TUTTO FINISCE... NIENTE OCCHI DI UOMINI CHE GUARDANO ALTRI OCCHI... SOLO UN FUNGO VELENOSO CHE TUTTO DISTRUGGE... UN MONDO CONTAMINATO E CONTAMINANTE...

SPORCIZIA... LA GUERRA DEI NUOVI MODERNI GUERRIERI ITALICI... POCHI DI LORO HANNO AVUTO IL PRIVILEGIO DI MORIRE GUARDANDO NEGLI OCCHI IL LORO NEMICO... SI CONTANO SU UNA O DUE MANI... GLI ALTRI SONO MORTI PER ALTRO... DUECENTO DI LORO CON GLI ORGANI INTERNI SPAPPOLATI DALL'URANIO IMPOVERITO... QUESTO NON E' PIU' IL TEMPO DELLE SPADE DI DIO... GLI OCCHI HANNO CESSATO DA TEMPO DI VEDERE ALTRI OCCHI...

COSI PARLO' ZETA ZETA

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SESTINA ALTAFORTE

Loquitur: En Bertrans de Born.
Dante Alighieri mise quest'uomo nell'inferno
perché era un seminatore di discordia.
Eccovi!
Giudicate!
Scavando l'ho tratto fuori nuovamente?
La scena è al suo castello, Altaforte. "Papiols" è il suo giullare.
"Il Leopardo", la divisa di Riccardo Cuor di Leone.

All'inferno! la pace appesta tutto il nostro Sud.
Tu, cane bastardo, Papiols, vieni! Diamoci alla musica!
Io non ho vita tranne quando cozzano le spade.
Ma quando vedo stendardi d'oro, di vaio, violacei. opporsi
e i vasti campi sotto loro farsi vermigli
allora urla il mio cuore, quasi pazzo di gioia.

Nell'ardore dell'estate provo immensa gioia
quando le tempeste sulla terra ne uccidono la sporca pace
e i fulmini dal cielo nero sfolgorano vermigli
e i tuoni furiosamente ruggiscono a me la loro musica
e i venti ululano tra le pazze nuvole, nell'opporsi,
e per tutto il cielo lacerato le spade di Dio cozzano.
Conceda l'inferno di sentire presto il cozzo delle spade!
E i nitriti acuti dei destrieri che gioiscono nella battaglia,
petto chiodato opporsi a petto chiodato!

Meglio un'ora di battaglia che un anno di pace
con tavole opime, lazzi osceni, vino e lieve musica!
Ah! Non c'è vino che eguagli il vermiglio del sangue!
E io amo vedere il sole levarsi rosso sangue.
E guardo le sue lance per il buio cozzare di armi
e mi riempie il cuore di gioia
e mi empie la bocca di una forte musica
quando lo vedo così sdegnare e sfidare la pace,
la sua forza solitaria alle grandi tenebre opporsi.

L'uomo che teme la guerra e s'accascia opponendosi
alle mie parole per la battaglia, non ha sangue vermiglio.
Adatto solo a marcire nella femminea pace
lungi da dove il valore ha vinto e le spade cozzano
per la morte di tal baldracche io gioisco;
sì, riempio tutta l'aria della mia musica.
Papiols, Papiols, alla musica!

Non c'è suono che eguagli l'opporsi di spade a spade,
né grido simile all'urlo di gioia in battaglia
quando gomiti e spade stillano sangue vermiglio
e le nostre cariche cozzano contro l'assalto del "Leopardo".
Maledica per sempre Iddio quelli che gridano "Pace"!
E che la musica delle spade vermigli li renda!
L'inferno conceda presto che di nuovo s'oda il cozzar delle spade!
L'inferno cancelli in nero per sempre il pensiero "Pace"!

EZRA POUND