"AVANTI ARDITI" , GLI INCURSORI DEL 9° E I MESSAGGI SUBLIMINALI
"AVANTI ARDITI LE FIAMME NERE SON COME IL SIMBOLO DELLE TUE SCHIERE [...] L'ARDITO E' BELLO, L'ARDITO E' FORTE, AMA LE DONNE E BEVE IL BUON VIN, CON LE SUE FIAMME COLOR DELLA MORTE TREMA IL NEMICO QUANDO GLI E' VICIN [...]"...
VECCHIA E GLORIOSA CANZONE DEGLI ARDITI DELLA GRANDE GUERRA CHE I LORO DEGNI NIPOTI, GLI INCURSORI DEL 9°, NON CANTANO PIU'...
GLI ARDITI AVEVANO ADOTTATO, ANTE LITTERAM, ANCHE LA CAMICIA NERA...
UN CERTO MESSAGGIO ERA INSITO NEI MODI E NEI LORO VESTIMENTA... UN MESSAGGIO CHE UNIVA LA MORTE CON UNA CERTA GAGLIARDIA... LE LORO FIAMME, LA LORO CAMICIA, LE LORO TESTE DI MORTO PARLAVANO PER LORO... UN MESSAGGIO SUBLIMINALE CHE AGIVA NELL'INCONSCIO COLLETTIVO... UNA SPECIE DI CODICE CIFRATO... CHI LI VEDEVA IMMEDIATAMENTE E INCONSAPEVOLMENTE RICORDAVA LA LORO ATTITUDINE NEI CONFRONTI DELLA VITA... IL LORO SPREZZO DEL PERICOLO... LA LORO GAGLIARDIA GIOVANILE...
UNA LORO CANZONE, POI' "RUBATA" DAL FASCISMO, DICEVA "GIOVINEZZA, GIOVINEZZA [...]"... GIOVINEZZA INTERIORE CHE SA ANCHE DI "SOGNO DI BELLEZZA" QUELLO CHE MAI DEVE TRAMONTARE IN CHI HA UNA CERTA VISIONE DELLA VITA...
TUTTO QUESTO ERA RAPPRESENTATO, COME IN UN CODICE CIFRATO, DALLE LORO FIAMME NERE...
TEMPO FA CIRCOLAVA UNA MAGLIETTA NERA DEGLI INCURSORI DEL 9° COL MOSCHIN, I DIRETTI DISCENDENTI DI QUELLA SANA GIOVENTU' CHE RAPPRESENTO' L'ARDITISMO ITALIANO NELLE DUE GUERRE MONDIALI...
ESSA AVEVA, CHIUSO IN UNO SCUDO MEDIEVALE, LA TESTA DEL CONDOTTIERO BARTOLOMEO COLLEONE , UN VISO DECISAMENTE "CAZZUTO", UNA FIERA TESTA DI AQUILA, UNA SPADA ED UN PARACADUTE SIGNIFICANTE LA CONTINUITA' IDEALE DELL'ARDITISMO IN CHIAVE MODERNA...
QUESTA MAGLIETTA INVIAVA ANCH'ESSA UN CERTO MESSAGGIO SUBLIMINALE... IN ESSA L'INCURSORE PRENDEVA LE SUE RADICE DALLA TRADIZIONE CAVALLERESCA ITALIANA COL COLLEONE... L'AQUILA , IL FIERO RAPACE, IN GRADO DI GUARDARE IL SOLE SENZA CHIUDERE GLI OCCHI, RAPPRESENTAVA LA VOLONTA' DI ASCESI EROICA E SAPIENZIALE... LA SPADA ERA L'ATTITUDINE A VERSARE IL SANGUE, ANCHE IL PROPRIO... LO SCUDO ERA LA DIFESA DI CERTI VALORI... E IL NERO ERA IL COLORE DELLA MORTE VISSUTA COME ATTO DI TRIONFO RISPETTO ALLA CADUCITA' DEL MONDO (MORS TRIUNPHALIS...)... QUESTO ERA IL SUO MESSAGGIO COMPLETO... QUELLO PARZIALE ERA UN SENSO DI POTENZA E DI CORAGGIO CHE L'INCURSORE DOVEVA, PER IL SUO RUOLO, IMPERSONIFICARE...
UN MESSAGGIO CHE AGIVA NELL'INCONSCIO...
ORA SEMBRA CHE A DETTA MAGLIETTA , COME MODA FESTAIOLA, SIA SUBENTRATA QUELLA RAFFIGURANTE UNA CARICATURA DI INCURSORE, TOZZO, DALLE CORTE GAMBE, CON UN VISO GHIGNANTE E DECISAMENTE BRUTTO, CON CIMICI SALTANTI VICINO AL SUO CORPO, CON UN CAPPIO DA FORCA INTORNO AL CORPO E LA SCRITTA "RUDI MA VOLGARI"...
UN ARGUTO COMMILES , A COMMENTO DI UN PRECEDENTE POST SULL'ARGOMENTO, HA SCRITTO:
"Rudi ma volgari non significa nulla quindi le cose sono due:
si tratta di una boutade e quindi ha una sua ironia, oppure chi l'ha scritta non sapeva bene esprimere il concetto originario e l'ha scritta così, dando per scontato che significasse qualcosa.
Conoscendo, per motivi famigliari, quell'ambiente opto per la seconda opzione.
Quando se ne sono accorti faceva ridere e l'hanno lasciata così."
ZETA ZETA RITIENE CHE IL COMMENTO HA UNA CERTA VALENZA... MA NON TIENE CONTO DEI COSIDDETTI MESSAGGI CIFRATI, QUELLI SUBLIMINALI, QUELLI CHE AGISCONO A LIVELLO INCONSCIO...
DALL'ARDITO DELLA GRANDE GUERRA, GAGLIARDO, BELLO, CORAGGIOSO, ANCHE SPACCONE CHE CON LE SUE FIAMME NERE INVIAVA UN MESSAGGIO CHE SAPEVA DI BELLEZZA, DI ONORE, DI GAGLIARDIA E DI GIOVINEZZA
SI E' PASSATO ALL'INCURSORE SPORCO ( LE CIMICI CHE SALTANO...), VOLGARE, RUDE E PURE BRUTTO...
ATTENTI AI MESSAGGI SUBLIMINALI... LA RISATA PASSA MA CERTI CODICI CIFRATI RIMANGONO NELL'INCONSCIO...
COSI PARLO' ZETA ZETA
"AVANTI ARDITI LE FIAMME NERE SON COME IL SIMBOLO DELLE TUE SCHIERE [...] L'ARDITO E' BELLO, L'ARDITO E' FORTE, AMA LE DONNE E BEVE IL BUON VIN, CON LE SUE FIAMME COLOR DELLA MORTE TREMA IL NEMICO QUANDO GLI E' VICIN [...]"...
VECCHIA E GLORIOSA CANZONE DEGLI ARDITI DELLA GRANDE GUERRA CHE I LORO DEGNI NIPOTI, GLI INCURSORI DEL 9°, NON CANTANO PIU'...
GLI ARDITI AVEVANO ADOTTATO, ANTE LITTERAM, ANCHE LA CAMICIA NERA...
UN CERTO MESSAGGIO ERA INSITO NEI MODI E NEI LORO VESTIMENTA... UN MESSAGGIO CHE UNIVA LA MORTE CON UNA CERTA GAGLIARDIA... LE LORO FIAMME, LA LORO CAMICIA, LE LORO TESTE DI MORTO PARLAVANO PER LORO... UN MESSAGGIO SUBLIMINALE CHE AGIVA NELL'INCONSCIO COLLETTIVO... UNA SPECIE DI CODICE CIFRATO... CHI LI VEDEVA IMMEDIATAMENTE E INCONSAPEVOLMENTE RICORDAVA LA LORO ATTITUDINE NEI CONFRONTI DELLA VITA... IL LORO SPREZZO DEL PERICOLO... LA LORO GAGLIARDIA GIOVANILE...
UNA LORO CANZONE, POI' "RUBATA" DAL FASCISMO, DICEVA "GIOVINEZZA, GIOVINEZZA [...]"... GIOVINEZZA INTERIORE CHE SA ANCHE DI "SOGNO DI BELLEZZA" QUELLO CHE MAI DEVE TRAMONTARE IN CHI HA UNA CERTA VISIONE DELLA VITA...
TUTTO QUESTO ERA RAPPRESENTATO, COME IN UN CODICE CIFRATO, DALLE LORO FIAMME NERE...
TEMPO FA CIRCOLAVA UNA MAGLIETTA NERA DEGLI INCURSORI DEL 9° COL MOSCHIN, I DIRETTI DISCENDENTI DI QUELLA SANA GIOVENTU' CHE RAPPRESENTO' L'ARDITISMO ITALIANO NELLE DUE GUERRE MONDIALI...
ESSA AVEVA, CHIUSO IN UNO SCUDO MEDIEVALE, LA TESTA DEL CONDOTTIERO BARTOLOMEO COLLEONE , UN VISO DECISAMENTE "CAZZUTO", UNA FIERA TESTA DI AQUILA, UNA SPADA ED UN PARACADUTE SIGNIFICANTE LA CONTINUITA' IDEALE DELL'ARDITISMO IN CHIAVE MODERNA...
QUESTA MAGLIETTA INVIAVA ANCH'ESSA UN CERTO MESSAGGIO SUBLIMINALE... IN ESSA L'INCURSORE PRENDEVA LE SUE RADICE DALLA TRADIZIONE CAVALLERESCA ITALIANA COL COLLEONE... L'AQUILA , IL FIERO RAPACE, IN GRADO DI GUARDARE IL SOLE SENZA CHIUDERE GLI OCCHI, RAPPRESENTAVA LA VOLONTA' DI ASCESI EROICA E SAPIENZIALE... LA SPADA ERA L'ATTITUDINE A VERSARE IL SANGUE, ANCHE IL PROPRIO... LO SCUDO ERA LA DIFESA DI CERTI VALORI... E IL NERO ERA IL COLORE DELLA MORTE VISSUTA COME ATTO DI TRIONFO RISPETTO ALLA CADUCITA' DEL MONDO (MORS TRIUNPHALIS...)... QUESTO ERA IL SUO MESSAGGIO COMPLETO... QUELLO PARZIALE ERA UN SENSO DI POTENZA E DI CORAGGIO CHE L'INCURSORE DOVEVA, PER IL SUO RUOLO, IMPERSONIFICARE...
UN MESSAGGIO CHE AGIVA NELL'INCONSCIO...
ORA SEMBRA CHE A DETTA MAGLIETTA , COME MODA FESTAIOLA, SIA SUBENTRATA QUELLA RAFFIGURANTE UNA CARICATURA DI INCURSORE, TOZZO, DALLE CORTE GAMBE, CON UN VISO GHIGNANTE E DECISAMENTE BRUTTO, CON CIMICI SALTANTI VICINO AL SUO CORPO, CON UN CAPPIO DA FORCA INTORNO AL CORPO E LA SCRITTA "RUDI MA VOLGARI"...
UN ARGUTO COMMILES , A COMMENTO DI UN PRECEDENTE POST SULL'ARGOMENTO, HA SCRITTO:
"Rudi ma volgari non significa nulla quindi le cose sono due:
si tratta di una boutade e quindi ha una sua ironia, oppure chi l'ha scritta non sapeva bene esprimere il concetto originario e l'ha scritta così, dando per scontato che significasse qualcosa.
Conoscendo, per motivi famigliari, quell'ambiente opto per la seconda opzione.
Quando se ne sono accorti faceva ridere e l'hanno lasciata così."
ZETA ZETA RITIENE CHE IL COMMENTO HA UNA CERTA VALENZA... MA NON TIENE CONTO DEI COSIDDETTI MESSAGGI CIFRATI, QUELLI SUBLIMINALI, QUELLI CHE AGISCONO A LIVELLO INCONSCIO...
DALL'ARDITO DELLA GRANDE GUERRA, GAGLIARDO, BELLO, CORAGGIOSO, ANCHE SPACCONE CHE CON LE SUE FIAMME NERE INVIAVA UN MESSAGGIO CHE SAPEVA DI BELLEZZA, DI ONORE, DI GAGLIARDIA E DI GIOVINEZZA
SI E' PASSATO ALL'INCURSORE SPORCO ( LE CIMICI CHE SALTANO...), VOLGARE, RUDE E PURE BRUTTO...
ATTENTI AI MESSAGGI SUBLIMINALI... LA RISATA PASSA MA CERTI CODICI CIFRATI RIMANGONO NELL'INCONSCIO...
COSI PARLO' ZETA ZETA
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