RAPPRESAGLIA
LE PARROCCHIE NEL SUD D'ITALIA DELL'800 HANNO SEMPRE TENUTO AGGIORNATO IL LORO LIBRO DEI DECEDUTI...
IL GENERALE CIALDINI, IN RISPOSTA ALL'UCCISIONE DI 41 SOLDATI DA PARTE DI SOLDATI ANCORA FEDELI AL REGNO DELLE DUE SICILIE, FECE UCCIDERE GLI ABITANTI E BRUCIARE LE LORO CASE IN DUE PAESI DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO... 900 VILLICI O CAFONI, COSI' IL GRANDE ITALIANO E GENERALE LI CHIAMAVA, FURONO UCCISI... 22 CIVILI (ITALIANI), DONNE E UOMINI,PER OGNI SOLDATO ITALIANO UCCISO... IL GENERALE CIALDINI FU "PROMOSSO" DAL RE VITTORIO EMANUELE IN PERSONA CHE LO NOMINO' AMBASCIATORE SPECIALE IN SPAGNA... NON SI PENTI' MAI DEI SUOI ORDINI...
LEGGETEVI I LIBRI DI CARLO ALIANELLO "LA CONQUISTA DEL SUD"... O IL LIBRO DI GIORDANO BRUNO GUERRI "IL SANGUE DEL SUD"... FUCILAZIONI, DEPORTAZIONI E INTERI VILLAGGI DATI ALLE FIAMME... TUTTO "LEGALE": RAPPRESAGLIA...
ORMAI CHI SE LI RICORDA PIU' I NOMI DI QUEI POVERI CAFONI... RIMANGONO SOLO I LIBRI DEI MORTI DELLE VARIE PARROCCHIE... UNA VERGOGNA IN SALSA PIEMONTESE...
GERMANIA 30 MARZO 1945...
IL MAGGIORE GENERALE MAURICE ROSE CADDE IN UNO SCONTRO A FUOCO CON UN GRUPPO GERMANICO... I TEDESCHI NON LO RICONOBBERO PERCHE' NON PORTAVA LE INSEGNE DEL SUO GRADO... TANT'E' CHE IL SUO CORPO E I DOCUMENTI IMPORTANTI CHE PORTAVA CON SE FURONO LASCIATI SUL POSTO...
SI SCATENO' LA RAPPRESAGLIA AMERICANA... ILLECITA... LO SCONTRO ERA AVVENUTO FRA REPARTI REGOLARI... NON ERA AVVENUTA A SEGUITO DI UN ATTENTATO DI TRUPPE PARTIGIANE... SOLO SOLDATI CHE COMBATTEVANO CONTRO SOLDATI... IMMEDIATAMENTE LE TRUPPE AMERICANE RASTRELLARONO IL VILLAGGIO VICINO... 110 INNOCENTI CIVILI TEDESCHI FURONO ALLINEATI AL MURO E FUCILATI... LA PROPORZIONE 1 A 110 FU SPROPOSITATA E L'AZIONE FU ILLEGALE... SE I TEDESCHI AVESSERO FATTO LO STESSO PER L'ATTENTATO DI VIA RASELLA, COMPIUTA DA PARTIGIANI CHE POI FUGGIRONO, AVREBBERO DOVUTO FUCILARE 3.630 CIVILI...
IL SOLITO SCRITTORE IN CERCA DI FACILI FORTUNE E PER GIUSTIFICARE L'ENORMITA' DELLA ILLECITA RAPPRESAGLIA, UN CERTO OSSAD, DISSE CHE IL GENERALE ERA STATO UCCISO PERCHE' EBREO... E PERCHE' I TEDESCHI ERANO FISSATI PER LA SOLUZIONE FINALE...
UN FALSO ANCHE PER SPECULARCI SOPRA...
LO STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO INVECE DICHIARO' CHE IL MAGGIORE GENERALE ROSE "WAS KILLED IN ACTION AT THE HEAD OF HIS MEN" (FU UCCISO IN AZIONE ALLA TESTA DEI SUOI UOMINI)... UNA SEMPLICE E SFORTUNATA, PER IL ROSE , AZIONE DI GUERRA...
PER IL CAPITANO PRIEBKE, UN SEMPLICE ESECUTORE DI ORDINI ALLE FOSSE ARDEATINE, SI FECE UNA GAZZARRA IGNOBILE... ANCHE SU FACEBOOK... IL CAPITANO VENNE RITENUTO COLPEVOLE DI AVER ESEGUITO GLI ORDINI DEL SUO COLONNELLO... FURONO FUCILATI 335 CIVILI ITALIANI... 5 IN PIU' RISPETTO A QUANTO PREVISTO DALLE REGOLE DI GUERRA... FU SOLO CONDANNATO PER QUESTI 5...
IL GENERALE CIALDINI E I SUOI BERSAGLIERI (INCOLPEVOLI IN QUANTO ANCHE LORO ESEGUIRONO GLI ORDINI...) NON FURONO MAI CONDANNATI, NEANCHE MORALMENTE...
I SOLDATI AMERICANI RESPONSABILI DELLA RAPPRESAGLIA E FUCILAZIONE DI 110 CIVILI TEDESCHI NON HANNO MAI PAGATO...
PRIEBKE NON LO HANNO LASCIATO IN PACE NEMMENO DA MORTO...
LA DOPPIA VERITA' E LA DOPPIA MORALE... SOLO IPOCRISIA IN SALSA DEMOCRATICA...
COSI PARLO' ZETA ZETA
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Accadeva il 13 agosto 1861
Alle fiamme i paesi ribelli
E' pronto «il tremendo castigo» da infliggere ai comuni di Pontelandolfo e Casalduni (Benevento). Il generale Cialdini vuole che paghino il massacro di 41 soldati italiani, uccisi nelle due comunità ribelli, occupate da bande filo borboniche. Il maggiore Carlo Melegari la sera di martedi' 13 agosto 1864, con 400 bersaglieri, circonda Casalduni. Il tenente colonnello Negri con altri 500 uomini cinge Pontelandolfo. L'assalto in tarda notte. Le prime luci dell'alba il 14 agosto illumineranno un massacro. Il piano è semplice: chiudere tutte le uscite dei paesi, aprire fuoco di copertura, quindi incendiare le case, salvo quelle poche dei filo-governativi, segnalate da infiltrati. Al divampare delle fiamme, quando gli abitanti escono per sfuggire al rogo, vengono abbattuti. Così descriverà la strage il tenente Cariolato, presente all'assalto di Pontelandolfo: «Subito abbiamo iniziato a fucilare, quanti capitava, indi il soldato saccheggiava, ed infine abbiamo dato l'incendio al paese, di 4.500 abitanti. Quale desolazione... non si poteva stare d'intorno per il gran calore; e quale rumore facevano quei poveri diavoli che la sorte era di morire abbrustoliti, e chi sotto le rovine delle case. Noi invece durante l'incendio avevamo di tutto: pollastri, pane, vino e capponi, niente mancava». Quante le vittime? Il giornale «Il Popolo d'Italia» ne conta 146. Altre fonti, consultati i «libri dei morti» delle parrocchie, ne annoverano 900.
LE PARROCCHIE NEL SUD D'ITALIA DELL'800 HANNO SEMPRE TENUTO AGGIORNATO IL LORO LIBRO DEI DECEDUTI...
IL GENERALE CIALDINI, IN RISPOSTA ALL'UCCISIONE DI 41 SOLDATI DA PARTE DI SOLDATI ANCORA FEDELI AL REGNO DELLE DUE SICILIE, FECE UCCIDERE GLI ABITANTI E BRUCIARE LE LORO CASE IN DUE PAESI DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO... 900 VILLICI O CAFONI, COSI' IL GRANDE ITALIANO E GENERALE LI CHIAMAVA, FURONO UCCISI... 22 CIVILI (ITALIANI), DONNE E UOMINI,PER OGNI SOLDATO ITALIANO UCCISO... IL GENERALE CIALDINI FU "PROMOSSO" DAL RE VITTORIO EMANUELE IN PERSONA CHE LO NOMINO' AMBASCIATORE SPECIALE IN SPAGNA... NON SI PENTI' MAI DEI SUOI ORDINI...
LEGGETEVI I LIBRI DI CARLO ALIANELLO "LA CONQUISTA DEL SUD"... O IL LIBRO DI GIORDANO BRUNO GUERRI "IL SANGUE DEL SUD"... FUCILAZIONI, DEPORTAZIONI E INTERI VILLAGGI DATI ALLE FIAMME... TUTTO "LEGALE": RAPPRESAGLIA...
ORMAI CHI SE LI RICORDA PIU' I NOMI DI QUEI POVERI CAFONI... RIMANGONO SOLO I LIBRI DEI MORTI DELLE VARIE PARROCCHIE... UNA VERGOGNA IN SALSA PIEMONTESE...
GERMANIA 30 MARZO 1945...
IL MAGGIORE GENERALE MAURICE ROSE CADDE IN UNO SCONTRO A FUOCO CON UN GRUPPO GERMANICO... I TEDESCHI NON LO RICONOBBERO PERCHE' NON PORTAVA LE INSEGNE DEL SUO GRADO... TANT'E' CHE IL SUO CORPO E I DOCUMENTI IMPORTANTI CHE PORTAVA CON SE FURONO LASCIATI SUL POSTO...
SI SCATENO' LA RAPPRESAGLIA AMERICANA... ILLECITA... LO SCONTRO ERA AVVENUTO FRA REPARTI REGOLARI... NON ERA AVVENUTA A SEGUITO DI UN ATTENTATO DI TRUPPE PARTIGIANE... SOLO SOLDATI CHE COMBATTEVANO CONTRO SOLDATI... IMMEDIATAMENTE LE TRUPPE AMERICANE RASTRELLARONO IL VILLAGGIO VICINO... 110 INNOCENTI CIVILI TEDESCHI FURONO ALLINEATI AL MURO E FUCILATI... LA PROPORZIONE 1 A 110 FU SPROPOSITATA E L'AZIONE FU ILLEGALE... SE I TEDESCHI AVESSERO FATTO LO STESSO PER L'ATTENTATO DI VIA RASELLA, COMPIUTA DA PARTIGIANI CHE POI FUGGIRONO, AVREBBERO DOVUTO FUCILARE 3.630 CIVILI...
IL SOLITO SCRITTORE IN CERCA DI FACILI FORTUNE E PER GIUSTIFICARE L'ENORMITA' DELLA ILLECITA RAPPRESAGLIA, UN CERTO OSSAD, DISSE CHE IL GENERALE ERA STATO UCCISO PERCHE' EBREO... E PERCHE' I TEDESCHI ERANO FISSATI PER LA SOLUZIONE FINALE...
UN FALSO ANCHE PER SPECULARCI SOPRA...
LO STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO INVECE DICHIARO' CHE IL MAGGIORE GENERALE ROSE "WAS KILLED IN ACTION AT THE HEAD OF HIS MEN" (FU UCCISO IN AZIONE ALLA TESTA DEI SUOI UOMINI)... UNA SEMPLICE E SFORTUNATA, PER IL ROSE , AZIONE DI GUERRA...
PER IL CAPITANO PRIEBKE, UN SEMPLICE ESECUTORE DI ORDINI ALLE FOSSE ARDEATINE, SI FECE UNA GAZZARRA IGNOBILE... ANCHE SU FACEBOOK... IL CAPITANO VENNE RITENUTO COLPEVOLE DI AVER ESEGUITO GLI ORDINI DEL SUO COLONNELLO... FURONO FUCILATI 335 CIVILI ITALIANI... 5 IN PIU' RISPETTO A QUANTO PREVISTO DALLE REGOLE DI GUERRA... FU SOLO CONDANNATO PER QUESTI 5...
IL GENERALE CIALDINI E I SUOI BERSAGLIERI (INCOLPEVOLI IN QUANTO ANCHE LORO ESEGUIRONO GLI ORDINI...) NON FURONO MAI CONDANNATI, NEANCHE MORALMENTE...
I SOLDATI AMERICANI RESPONSABILI DELLA RAPPRESAGLIA E FUCILAZIONE DI 110 CIVILI TEDESCHI NON HANNO MAI PAGATO...
PRIEBKE NON LO HANNO LASCIATO IN PACE NEMMENO DA MORTO...
LA DOPPIA VERITA' E LA DOPPIA MORALE... SOLO IPOCRISIA IN SALSA DEMOCRATICA...
COSI PARLO' ZETA ZETA
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Accadeva il 13 agosto 1861
Alle fiamme i paesi ribelli
E' pronto «il tremendo castigo» da infliggere ai comuni di Pontelandolfo e Casalduni (Benevento). Il generale Cialdini vuole che paghino il massacro di 41 soldati italiani, uccisi nelle due comunità ribelli, occupate da bande filo borboniche. Il maggiore Carlo Melegari la sera di martedi' 13 agosto 1864, con 400 bersaglieri, circonda Casalduni. Il tenente colonnello Negri con altri 500 uomini cinge Pontelandolfo. L'assalto in tarda notte. Le prime luci dell'alba il 14 agosto illumineranno un massacro. Il piano è semplice: chiudere tutte le uscite dei paesi, aprire fuoco di copertura, quindi incendiare le case, salvo quelle poche dei filo-governativi, segnalate da infiltrati. Al divampare delle fiamme, quando gli abitanti escono per sfuggire al rogo, vengono abbattuti. Così descriverà la strage il tenente Cariolato, presente all'assalto di Pontelandolfo: «Subito abbiamo iniziato a fucilare, quanti capitava, indi il soldato saccheggiava, ed infine abbiamo dato l'incendio al paese, di 4.500 abitanti. Quale desolazione... non si poteva stare d'intorno per il gran calore; e quale rumore facevano quei poveri diavoli che la sorte era di morire abbrustoliti, e chi sotto le rovine delle case. Noi invece durante l'incendio avevamo di tutto: pollastri, pane, vino e capponi, niente mancava». Quante le vittime? Il giornale «Il Popolo d'Italia» ne conta 146. Altre fonti, consultati i «libri dei morti» delle parrocchie, ne annoverano 900.
